Perché la Patrimonializzazione Aziendale
Capitalizzare la propria azienda è uno degli obiettivi principali di ogni imprenditore, per garantire continuità e sviluppo in periodi di crisi e creare le basi per una solida crescita aziendale.
Questo permette di avere un patrimonio netto sufficiente sia a ridurre il rischio sia a garantire una serena espansione aziendale; in questo senso la patrimonializzazione aziendale diventa sinonimo di solvibilità e solidità dell’azienda stessa, due caratteristiche indispensabili per l’esistenza futura delle imprese.
Per procedere al rafforzamento patrimoniale si dovrà porre fine al “vecchio metodo”: cioè quello di andare in banca, chiedere un prestito a qualunque costo, investendo pochi soldi ma rilasciando garanzie fideiussorie.
È necessario quindi abbandonare la convinzione del meglio “avere debito” e poter comandare, piuttosto che procedere con la patrimonializzazione. La soluzione è rendersi indipendenti finanziariamente da terzi, costruendo un percorso verso la patrimonializzazione.
Come riuscire ad incrementare il patrimonio netto?
È bene ricordare che la patrimonializzazione è un processo costante che si realizza con il tempo.
L’imprenditore può percorrere diverse strade:
- AUTOFINANZIAMENTO: capacità di coprire il fabbisogno finanziario richiesto dalla gestione stessa, riferito agli utili prodotti da un’azienda non prelevati dall’imprenditore o dai soci. Questi vengono trattenuti e reinvestiti in azienda.
- FACENDO EMERGERE LE PLUSVALENZE LATENTI: consiste nella possibilità, prevista da numerose leggi di recente emanazione, di rivalutare i cespiti ammortizzati (completamente o parzialmente) ma ancora in uso e con un potenziale valore. Il saldo attivo di rivalutazione andrà poi appostato nella cosiddetta “riserva di rivalutazione”.
- ALLARGARE IL CERCHIO: apportando risorse finanziarie da parte dei soci attuali, o individuando nuovi soci da inserire nella compagine aziendale.
Da dove partire?
Dall’indice di patrimonializzazione, un indicatore di solidità patrimoniale in grado di monitorare lo “stato di solidità” dell’azienda, fondamentale per la misurazione del livello di capitalizzazione dell’azienda.
Fa riferimento al rapporto tra il patrimonio netto e il totale del passivo aziendale, e permette di cogliere lo stato di equilibrio o dello squilibrio tra le diverse fonti di finanziamento.
L’indice di patrimonializzazione evidenzia in quale misura il totale dei mezzi investiti nell’impresa è stato finanziato con il patrimonio netto, cioè con il capitale di rischio, messo a disposizione dai soci all’azienda. Un basso indice equivale potenzialmente ad un’elevata fragilità aziendale. Se alto, contrariamente, l’azienda può guardare al futuro con maggiore ottimismo.
Quali sono i vantaggi principali di cui gode un’azienda maggiormente capitalizzata?
- Maggior facilità di accesso al credito.
- Maggior affidamento goduto dai fornitori: i fornitori concedono generalmente ad un’azienda più solida, maggiori dilazioni di pagamento, con maggiori possibilità di crescita;
- Maggiore attrattività sul mercato del lavoro: un’azienda più solida è maggiormente attrattiva per i “talenti”;
- Maggiore opportunità di sviluppo: un’azienda più solida può intraprendere in modo sereno percorsi di investimento volti allo sviluppo aziendale, ecc.
Il patrimonio netto rappresenta una sorta di “garanzia” di solvibilità nei confronti dei creditori.
Quindi, a parità di altre caratteristiche, un’azienda patrimonializzata riuscirà a prosperare meglio sul mercato rispetto ad un competitor con un patrimonio inferiore.
Come e perché pianificare un’attività di patrimonializzazione aziendale?
La patrimonializzazione è un percorso che si realizza sul lungo periodo e che ha bisogno di programmazione e monitoraggio continuo. L’obbiettivo ultimo, infatti, è quello di sviluppare un’azienda solida.
Affinché l’azienda continui a creare valore, è fondamentale una corretta gestione operativa. Alla base però è necessario un sistema di controllo di gestione preciso e puntuale. Il monitoraggio continuo permette di avere sotto controllo la marginalità, la certezza che la strategia aziendale funzioni correttamente e che a fine anno venga generato valore per l’azienda.