Negli ultimi anni il mercato del lavoro italiano ha visto, da un lato aumentare la disoccupazione, e dall’altro il numero dei posti vacanti. Spesso, infatti, si verifica che molte posizioni aperte restino tali a causa del cosiddetto mismatch tra domanda e offerta di lavoro che, negli ultimi anni, è diventato uno dei problemi più frequenti che le aziende stanno vivendo.
Il mismatch è un fenomeno complesso e multidimensionale che indica la discrepanza tra hard e soft skills ricercate dai datori di lavoro e le competenze ed abilità effettivamente possedute dai candidati.
Tra le varie forme di asimmetria domanda-offerta, la principale è la mancanza delle giuste competenze: skill-mismatch.
Lo skill-mismatch, per definizione, è la mancata corrispondenza tra le competenze — siano queste tecniche, relazionali o sociali — in possesso dei lavoratori, e quelle effettivamente richieste dalle aziende e dal mercato del lavoro.
Più in particolare, la non convergenza può essere di due tipi:
- orizzontale: quando le skills possedute sono pertinenti rispetto a quelle richieste dal lavoro, però per tipologia/contenuti risultano essere non congrue per il posto;
- verticale: quando le professionalità possedute sono disomogenee rispetto a quelle ricercate.
Di fronte ad un mondo produttivo che sempre più si muove sui ritmi veloci del cambiamento, per evitare il rischio che il gap domanda-offerta di lavoro si allarghi maggiormente, è quindi indispensabile sapersi orientare scegliendo la direzione che si vuole percorrere.
FORMAZIONE CONTINUA E DIGITALIZZAZIONE
Per superare i fattori che alimentano il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è opportuno formarsi in maniera continuativa e soprattutto maturare una solida flessibilità cognitiva.
Per affrontare in modo efficace il problema risulta dunque fondamentale investire nella formazione per evitare la creazione di diseconomie esterne che allontanano l’azienda dalla frontiera ottimale delle possibilità produttive.
In questa prospettiva la digitalizzazione può essere estremamente importante per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro.
Se da un lato è esponenziale la crescita della domanda di high e soft skill da parte delle imprese, dall’altra c’è un problema di offerta di competenze digitali dei cittadini e dei lavoratori: l’86% dei lavoratori italiani sostiene di non avere le competenze digitali che le aziende cercano oggi.
Il ricorso a strumenti innovativi può quindi rivelarsi decisivo per aiutare i meccanismi di profilazione, per personalizzare i percorsi di formazione e orientamento.
OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE
Ripartire dalla FORMAZIONE
Per superare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro e agevolare le aziende nel superamento del gap di profili e competenze in fase di assunzione, viene data la possibilità di accedere percorsi formativi completamente finanziati abbinati ad incentivi occupazionali.
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