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Gestione della liquidità aziendale

La gestione della liquidità aziendale è definita come la capacità dell’azienda di ottemperare agli impegni finanziari presi entro determinate scadenze. La capacità di gestire la liquidità è fondamentale per il rispetto del principio della continuità aziendale.

La stretta del credito (credit crunch) a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni ha obbligato le aziende a dare sempre maggiore rilevanza e attenzione alla gestione delle risorse finanziarie, sia a breve che a medio-lungo termine.

Una corretta pianificazione finanziaria è l’unico modo per permettere lo sviluppo dell’impresa e la sostenibilità dei progetti. Questo è ancor più determinante nel caso di micro, piccole e medie imprese. Più di altre, esse sono esposte ai cambiamenti riguardanti tutti i soggetti che ruotano intorno a esse – istituti di credito in primis.

A questo scenario, non già dei migliori, si è aggiunta anche la crisi dovuta al Covid-19, con tutte le conseguenze economiche che la pandemia e i lockdown hanno comportato. Per la prima volta dal secondo dopoguerra molti imprenditori si sono trovati costretti a chiudere e bloccare (i meno sfortunati solo parzialmente) le proprie attività per un periodo molto lungo, dovendo fare i conti con le risorse disponibili e gli impegni di pagamenti precedentemente assunti.

In poche parole, la gestione della liquidità è diventata qualcosa di assolutamente essenziale. Il monitoraggio costante è elemento programmatico fondamentale per riuscire a superare indenni le difficoltà e continuare le proprie attività.

In questo articolo non intendiamo fornire una soluzione univoca né formule magiche per risolvere le difficoltà delle aziende o insegnare come gestire la liquidità: ogni azienda, infatti, ha le proprie caratteristiche ed esigenze che vanno analizzate ad hoc; le soluzioni e le strategie da applicare vanno studiate appositamente e devono essere personalizzate e coerenti con gli obiettivi aziendali.

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Quello che qui forniremo è una sorta di dizionario dei concetti più importanti da tenere a mente quando si parla della gestione della liquidità aziendale e un elenco di best practices a cui ci si può rifare per un’analisi più approfondita della situazione della propria attività.

Gestione della liquidità: i termini essenziali

Abbiamo già visto la definizione di liquidità aziendale, ma nello specifico possiamo distinguere:

  • Indice di liquidità immediata, che è il risultato del rapporto tra le attività disponibili (denaro in cassa, denaro in banca, titoli a breve scadenza, crediti in scadenza a breve) e i debiti a breve termine (rid in scadenza, assegni emessi, spese correnti e sistematiche).
  • Indice di liquidità totale, pari al rapporto tra attività disponibili + attività realizzabili (materie prime, merci, scorte, servizi in erogazione che, nel breve periodo, possono essere convertite in denaro) e debiti a breve termine.

Cash flow

“Turnover is vanity, profit is sanity but cash is reality!” – Il fatturato è vanità, l’utile d’esercizio è ragionevolezza ma la cassa è realtà.

Il cash flow (flusso di cassa) è l’ammontare delle risorse finanziarie nette prodotte in un anno, calcolato sottraendo le uscite dalle entrate. I flussi di cassa possono essere positivi, quando gli incassi superano le spese, o negativi, quando sono le spese a superare i guadagni.

Per avere davvero sotto controllo la situazione finanziaria della propria azienda non è sufficiente fare un confronto tra incassi ed uscite ma vanno considerati molti altri elementi.

Generare un profitto non equivale ad avere contezza di quanto possano essere inerenti le spese né ad avere una valutazione corretta su come un investimento andrà ad impattare sulla gestione finanziaria futura.

Quanto riportato precedentemente può essere analizzato solo mediante un costante monitoraggio dei flussi.

Working capital (capitale operativo)

Il capitale operativo corrisponde alla quantità di denaro necessaria per mantenere operativa e funzionante l’attività quotidiana che attiene alla gestione caratteristica; viene calcolato sottraendo le passività a breve termine (debiti verso fornitori, dipendenti, debiti tributari di natura non ricorrente) dalle attività a breve termine (somma di attività di cassa, scorte – materie prime, semilavorati o prodotti finiti, credito verso i clienti, anticipi ai fornitori).

Se il risultato della sottrazione è negativo significa che le attività non sono in grado di pagare le passività a breve termine. Questo significa che l’azienda è potenzialmente insolvente.

Tuttavia, è bene ricordare che la valutazione del capitale operativo differisce in base al settore in cui opera l’azienda.

Vediamo di seguito in che modo potrebbero essere risolti i problemi di cash flow mediante l’aiuto e il supporto degli istituti di credito. Ricordiamo, però, che ogni situazione va analizzata con precisione, trovando soluzioni ad hoc.

  1. Finanziamenti a breve termine: possono essere usati quando il ciclo attivo e il ciclo passivo non coincidono, creando tensione finanziaria.

Tra le forme di finanziamento a breve termine possiamo trovare:

  • Scoperto di conto corrente
  • Sconto del portafoglio commerciale
  • Anticipo su fatture e ricevute bancarie
  1. Finanziamenti a lungo termine: solitamente si fa ricorso a questo tipo di finanziamento per far fronte a investimenti che porteranno un rientro economico e finanziario non immediato, come ad esempio l’acquisto di attrezzature, immobili o altri beni necessari all’attività aziendale.

Come gestire al meglio la liquidità della tua azienda

I seguenti punti vogliono essere la base di partenza per una riflessione più approfondita. Vorremmo fare sorgere in chi legge alcune domande: sono già attendo a tutti questi aspetti? Cosa posso migliorare? Ci sono punti che non ho ancora preso in considerazione?

Individua i rischi di impresa e preparati a superarli

In qualsiasi tipo e ambito di attività esistono dei rischi intriseci. Possono derivare dalla natura stessa dell’attività, da come i clienti e i fornitori la percepiscono, o anche dalla situazione attuale del mercato.

Riuscire a prevedere ogni tipo di scenario e prepararsi in anticipo una strategia d’azione è utile per affrontare più serenamente possibili difficoltà. “Se dovesse presentarsi una crisi improvvisa, ad esempio un guasto ai macchinari che impedisce la produzione, sarei in grado di risolvere il problema in fretta? Come?”; “Se dovessi affrontare una spesa improvvisa avrei le risorse per farlo? In caso contrario, come e dove le recupererei?”; “Se un cliente o un fornitore o un dipendente fosse insoddisfatto quale sarebbe la mia strategia per affrontare la discussione?”. Prepararsi in anticipo possibili soluzioni non solo fa risparmiare tempo prezioso nel momento in cui bisognerà davvero affrontare una crisi, ma permette anche di ragionare sui problemi a mente lucida e senza troppe pressioni.

Migliora la gestione dei pagamenti e dei crediti

Chiedere che il pagamento dovuto sia prorogato o rateizzato nel tempo può essere una soluzione temporanea per arginare i problemi di liquidità; bisogna però saper quando è davvero conveniente optare per questa misura.

Se si prende in considerazione il pagamento a rate è bene esaminare con attenzione il numero e le tempistiche delle rate, oltre che l’ammontare di ogni rata e quello complessivo. Occorre quindi avere una buona programmazione delle scadenze.

Pagando in anticipo, invece, è possibile ottenere sconti, riduzioni del prezzo e altri effetti benefici.

Spesso si tende a concedere dilazione dei pagamenti o rinunciare a solleciti troppo frequenti, soprattutto con clienti di lunga data con cui si ha ormai un rapporto di fiducia. Bisogna però evitare di accumulare crediti aperti: questa situazione infatti sottrae liquidità all’azienda. Come detto poco sopra è importante che le fatture vengano emesse in modo rapido. Per migliorare la gestione dei crediti si possono valutare alcuni accorgimenti.

Innanzitutto si può introdurre un sistema di solleciti, provvedendo all’invio tempestivo e senza troppe eccezioni; un ulteriore strumento è l’assicurazione dei crediti commerciali che garantisce almeno una tutela di base; infine il factoring ossia la regolare cessione dei crediti a un istituto specializzato, che garantisce all’imprenditore le necessarie risorse liquide prima ancora della scadenza.

Tieni sempre sotto controllo le tue scorte di magazzino

Avere un magazzino pieno dà sicurezza nel processo produttivo perché garantisce massima capacità operativa, ma questo implica anche dei costi di mantenimento e vincola risorse. Si possono trovare aree di miglioramento facendo periodicamente un’analisi delle politiche di approvvigionamento, monitorando quali sono i prodotti più venduti e quali invece rimangono in giacenza, verificando la frequenza di rotazione delle materie, dei beni di consumo e degli articoli commerciali.

Assicurati sempre di avere una riserva di capitale

Avere delle riserve di capitali permette, in ogni ambito, di avere un buon margine di sicurezza contro rischi e spese impreviste. Può trattarsi di fondi di emergenza presenti su un conto corrente che lavora con sole basi attive (senza linea di credito) o una linea di credito rinnovabile, che ti permetta di avere maggior margine di manovra.

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