In questo articolo approfondiremo il tema del magazzino. Un sistema ottimale per il controllo del magazzino può rivelare informazioni molto significative sotto diversi aspetti tra cui, la rotazione delle scorte, l’obsolescenza di alcuni prodotti, il sotto/sovradimensionamento di scorte, ecc.
Dobbiamo però ricordare che la gestione del magazzino non è l’unico fattore da tenere sotto controllo, infatti sono 5 le leve che governano la Tesoreria Aziendale.
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Tra tutte le attività legate al magazzino ce n’è una in particolare che crea spesso grattacapi più di altri: l’inventario. Questa è una pratica importantissima ma spesso trascurata o sottovalutata e ha come obiettivo quello di valutare le giacenze di materiali, prodotti e semi-lavorati rimasti in magazzino. E per quanto poco amata, è un’attività che deve essere svolta almeno una volta all’anno per la redazione del bilancio d’esercizio.
Da una parte è facile capire cos’è l’inventario di magazzino; dall’altra diventa ben più complicato trovare il giusto modus operandi per gestirlo in modo corretto senza perdite di tempo, costi ed efficienza a livello aziendale.
Un errore molto frequente è, ad esempio, quello di valorizzare le rimanenze “a occhio” o “una tantum”, attribuendo un valore (molto) approssimativo: ciò comporta che eventuali errori in fase di inventario prima o poi incideranno sull’intero processo di lavoro in magazzino, creando problemi sia a livello organizzativo e sia a livello finanziario/economico.
PERCHÉ É IMPORTNATE REDIGERE L’INVENTARIO?
Il valore delle rimanenze iscritto in bilancio rappresenta una voce che incide sulla determinazione del costo del venduto e sul risultato di esercizio: in particolare il valore delle rimanenze al termine dell’esercizio rappresenta una voce di attivo dello Stato patrimoniale mentre la variazione delle consistenze delle rimanenze determinano una variazione positiva o negativa nel conto economico che va ad influenzare la determinazione del risultato di esercizio; attribuire un valore scorretto alle rimanenze o alterarlo inciderà sui risultati di bilancio sia dell’anno di competenza sia nei successivi.
Eseguire l’inventario in modo impeccabile, che riporti con precisione le quantità di merce e/o prodotti presenti in azienda, diventa poi una pratica fondamentale per almeno altri cinque motivi:
- fa emergere eventuali problemi del magazzino, episodi di merce danneggiata, ordini non processati o prodotti mancanti sono all’ordine del giorno nei magazzini: è bene individuarli al più presto;
- assicura il raggiungimento degli obiettivi aziendali: non è strano che nel magazzino di un’azienda emergano delle discrepanze; molto importante è rendersene conto nel più breve tempo possibile anche per evitare ripercussioni sui risultati di bilancio;
- mostra il successo dei prodotti: sapere quali sono i prodotti più apprezzati dai clienti è un punto di partenza importante per impostare strategie di vendita;
- permette di pianificare nuovi ordini: l’inventario mostra con chiarezza quali sono le merci in esaurimento;
- rafforza le strategie di prezzo: l’inventario di magazzino ha poi un pregio: se opportunamente analizzato, mette il bilancio aziendale sotto i riflettori, evidenziando i prodotti che vanno a ruba e quelli che rimangono sugli scaffali. Ciò dà l’opportunità al team aziendale che se ne occupa di rivedere le strategie di prezzo in modo tale da massimizzare i profitti.
LA DETERMINAZIONE DELL’INVENTARIO DI MAGAZZINO PUÒ ESSERE OGGETTO DI “POLITICHE DI BILANCIO”?
Come già scritto, il magazzino è una posta ad alto rischio intrinseco e può facilmente più di altre prestarsi ed errori volontari o involontari in grado di influenzare in misura significativa il bilancio.
Negli anni “la modifica” dei dati di magazzino è stata una costante da parte di un gran numero di imprenditori. Questa pratica però è ormai nota anche sia all’Agenzia delle Entrate sia agli istituti di credito. Se ti stai chiedendo se tutto questo è legale, la riposta è che non lo è affatto!
Le rimanenze di magazzino sono apparentemente facili da alterare; in caso di controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria o più semplicemente se un istituto di credito chiede un bilancio e su di esso è presente un valore di magazzino che presenta saldi alterati, tali soggetti hanno la possibilità di accorgersene in modo piuttosto semplice e probabilmente chiedere spiegazioni sui valori che sono stati esposti. In particolare, gli istituti di credito sono in grado di valutare lo scostamento del costo del venduto e di evidenziare eventuali anomalie riscontrate.
ALTERAZIONE DELL’INVENTARIO E DEL COSTO DEL VENDUTO
È necessario sapere che un inventario di magazzino alterato comporterà una variazione del costo del venduto. Semplificando, il costo del venduto può essere rappresentato come il rapporto tra quello che si acquista (al netto delle rimanenze) e quanto mediamente di applica come ricarico.
COME SI FA L’INVENTARIO DI MAGAZZINO?
L’attività di inventario di magazzino deve essere svolta attraverso la predisposizione di un elenco di tutti i beni raggruppati per categorie omogenee al fine di determinare il loro valore. Il Codice civile prevede che il valore delle rimanenze di magazzino deve essere determinato in relazione al costo di acquisto o di produzione, che deve comprendere tutti i costi imputabili alla produzione del prodotto oppure al valore di realizzazione determinabile dall’andamento del mercato.
LA VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO
Al termine dell’esercizio l’imprenditore ha la necessità di inventariare e classificare le rimanenze di prodotti finiti e merci, semilavorati e materie prime rimaste in magazzino.
Le rimanenze di fine esercizio di beni, materie prime, sussidiarie e semilavorati rappresentano costi sostenuti per l’acquisto o la produzione di determinati beni, i cui ricavi saranno però realizzati solo nell’esercizio successivo. Pertanto, in base al principio di competenza economica, tali costi dovranno essere rinviati in esercizi futuri, nei quali si rileveranno i relativi ricavi.
In conclusione, possiamo quindi affermare che una corretta gestione del magazzino permette all’azienda di semplificare notevolmente il suo operato.
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Per approfondire il tema della Tesoreria Aziendale, puoi andare a leggere il nostro ultimo articolo: La gestione dello scadenziario